“Pacifisti violenti” accolgono a sassate e con epiteti ingiuriosi l’Unità della Marina Militare. Non si tratta di ossimoro né di pacifismo ma di menti confuse che hanno ritenuto di dover arrecare oltraggio e offesa con parole d’odio a quanti si prodigano, in silenzio, con sacrificio ed abnegazione per il mantenimento della pace e per la sicurezza nazionale e internazionale.
Lo sparuto e isolato gruppo di dimostranti non merita ulteriore attenzione.
Ci uniamo al sentimento di profonda riconoscenza e solidarietà ai nostri colleghi di Nave Carabiniere, già espresso prontamente ed efficacemente dai rappresentanti delle Istituzioni e del mondo politico.
Auspichiamo che i drammatici eventi di guerra che questa volta ci coinvolgono molto da vicino, favoriscano una generale presa di coscienza del ruolo delicato svolto con grande coraggio, lealtà e responsabilità dai nostri militari e che al contempo si possa definitivamente sgomberare il campo da ogni irresponsabile retorica e demagogia che finiscono per suscitare sentimenti d’odio nelle menti più deboli, inconsapevoli e impreparate.
Roma, 16 marzo 2022
LA SEGRETERIA GENERALE