USMIA: CONTRADDITTORIETÀ’ DEGLI EMENDAMENTI ALLA LEGGE DI BILANCIO (DDL 2448). PER LA PROROGA DELL’INCARICO DEI MEDICI E DEGLI INFERMIERI IN FERMA DELLE FORZE ARMATE

Saranno discussi dalla giornata di domani gli emendamenti alla legge di Bilancio concernenti la proroga per un altro anno di medici e infermieri appartenenti alle 4 Forze Armate, reclutati dal 2020 con procedura straordinaria, per fronteggiare l’emergenza Covid. Tali professionalità, in mancanza di idonei provvedimenti di legge saranno posti in congedo alla data del 31 dicembre 2021.

Avevamo rappresentato la situazione lo scorso 28 ottobre e, successivamente, il 2 dicembre avevamo potuto apprezzare la posizione assunta dal Ministero della Difesa che come riportato dagli organi di stampa aveva espresso parere favorevole alla proroga, potendo così l’Amministrazione stessa continuare ad avvalersi “… di queste preziose risorse anche per il perdurare dell’emergenza pandemica … …e considerate le richieste venute dal Commissario straordinario …. la Difesa sostiene, in seno alla legge di bilancio, le iniziative parlamentari per prolungare la ferma di tali sanitari per un ulteriore anno”. 

Dobbiamo, tuttavia, constatare che gli emendamenti proposti (102.0.36 (testo 2), (102.0.45 – testo 2) sono contraddittori rispetto all’emendamento (102.0.105 (testo 5)). Quest’ultimo anziché confermare, come i precedenti, la proroga di 1 anno prevede il prolungamento della ferma per un periodo, irrisorio, di soli 3 mesi durante i quali il personale interessato non potrà verosimilmente neppure essere impiegato, avendo accumulato, nel frattempo, eccedenze lavorative che dovranno giocoforza essere recuperate nel breve periodo di proroga che sarebbe stato previsto.

L’emendamento 102.0.105 sembra, dunque, non solo svilire la posizione espressa dal Ministero della Difesa, ma soprattutto tradisce le aspettative di quanti hanno risposto prontamente alla chiamata in occasione dell’emergenza pandemica e che ora, dopo tanto sacrificio ed abnegazione, si troverebbero ad essere abbandonati al proprio destino.

Auspichiamo si tratti di un mero errore formale che possa essere prontamente risolto.

Roma, 19 dicembre 2021

 LA SEGRETERIA GENERALE