“USMIA chiede chiarezza e assunzione di responsabilità: Si decida Tampone gratuito o vaccino obbligatorio”

In merito alle sanzioni previste per coloro che si recano al lavoro senza green pass, riteniamo che siamo di fronte ad una nuova scelta politica di compromesso che come tale appare irrazionale e sperequativa, con riflessi sull’operatività e sullo spirito di Corpo, laddove i Comandanti si vedono costretti a sanzionare il mancato rispetto di una norma poco funzionale, illogica e ambigua.

L’assunzione di una scelta politica siffatta e che porta, senza indugi, all’obbligatorietà della certificazione verde nei luoghi di lavoro, dovrebbe comportare una decisione altrettanto coraggiosa e coerente, rendendo il vaccino obbligatorio (con le dovute eccezioni per coloro che non possono assumerlo per particolari patologie)  ovvero prevedendo il tampone gratuito. Contrariamente, non si può pretendere la certificazione verde, mantenere la possibilità dell’utilizzo del tampone e far gravare economicamente tale scelta sul lavoratore. 

Le decisioni così importanti non possono essere ingannevoli.

Siamo ben consapevoli del fatto che, nel merito, ogni scelta presenta criticità (green pass obbligatorio – vaccino obbligatorio – libertà di scelta). Noi pretendiamo, tuttavia, che da parte di chi ha la responsabilità di Governo vengano prese decisioni chiare, lineari, non ondivaghe, tempestive, responsabili basate su precise e univoche indicazioni scientifiche. 

Il militare è ben consapevole del fatto che le decisioni comportano, al tempo stesso, l’assunzione di responsabilità e che errori o valutazioni sbagliate e intempestive hanno inevitabili conseguenze giuridiche, disciplinari, economiche, di risultato. Auspichiamo che coloro che hanno le più alte responsabilità di Governo seguano l’esempio, senza guardare, in particolar modo nei momenti cruciali, al solo consenso elettorale.

Green pass obbligatorio, vaccino gratuito, tampone a pagamento rappresenta una equazione “impossibile” e, dunque, senza soluzione.

Le norme approvate devono inevitabilmente riguardare altresì i Parlamentari che laddove si ritenessero, invece, esonerati, finirebbero per pregiudicare la loro stessa autorevolezza e credibilità.

Roma, 17 settembre 2021

IL SEGRETARIO GENERALE

Leonardo NITTI