Usmia Carabinieri: “solidarietà al Magg. Meo. Grave esposizione mediatica”
Usmia Carabinieri Emilia Romagna esprime solidarietà al Maggiore Meo, persona che abbiamo conosciuto per la sue straordinarie doti umane e professionali che ha ben espresso in questi tre anni di permanenza in provincia di Modena. Non ci esprimiamo nel merito della vicenda poiché non la conosciamo, ma conosciamo l’uomo ed il militare e abbiamo fiducia nella magistratura. Come sindacato teniamo a sottolineare un presupposto cardine della vita democratica valido per tutti, carabinieri compresi: la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.
È singolare infine notare il tatto di alcune Istituzioni nel fornire ai media le sole iniziali dei nomi dei soggetti arrestati, anche in flagranza di reato, sugli articoli riguardanti autori di furti e rapine, riportando invece nome cognome di servitori dello stato sotto processo, prima di qualsivoglia condanna.
La costante esposizione mediatica di appartententi all’ Arma dei Carabinieri caduti in un procedimento giudiziario, porta alcune importanti riflessioni su chi, per motivi che ancora non sappiamo, comunica nomi e cognomi alla stampa prima di qualsivoglia condanna, e, spesso, anche addirittura prima di un rinvio a giudizio. Il tema tocca tutti i carabinieri di ogni ordine e grado che vengono inutilmente esposti al pubblico ludibrio, vedendosi poi la reputazione rovinata anche se assolti con formula piena.
Nel ribadire la vicinanza umana giá espresso al Magg. Meo, vicinanza che va oltre il grado ed il merito della vicenda, il tema dell’ esposizione mediatica dei militari incappati in procedimento giudiziario è un tema che l’ istituzione Arma deve iniziare a prendere in seria considerazione. Noi, a livello sindacale, terremo sempre alta l’ attenzione a tutela dei colleghi di ogni ordine e grado e dei loro familiari.
LA SEGRETERIA GENERALE CARABINIERI