USMIA ASCOLTATA SUL CONCORSO STRAORDINARIO PER MEDICI ED INFERMIERI COVID

Apprendiamo con molta soddisfazione di un emendamento presentato in commissione bilancio della camera in seno alla  Legge di Bilancio 2023, per il concorso straordinario  per il personale sanitario militare reclutato per l’emergenza Covid-19 con due procedure una del 2020 e una del 2021 di medici con grado da ufficiale e infermieri con il grado da sottufficiale, ricordiamo che USMIA dall’inizio ha sostenuto e ha attivato i suoi dirigenti affinché venissero banditi concorsi straordinari per la stabilizzazione di coloro che hanno risposto subito alle esigenze della Nazione, arruolandosi nelle Forze Armate e Forze di Polizia ad ordinamento militare. 

USMIA a gran voce ha ascoltato i Medici ed infermieri che in questi anni sono entrati nella nostra famiglia, professionisti d’eccellenza presi dal mondo civile con un concorso straordinario per le Forze Armate e arruolati per l’emergenza covid, ai sensi dell’art. 7 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18.

La proposta emendativa n 111.05, a firma degli On.  Foti, Lucaselli, Cannata, Giorgianni, Mascaretti, Tremaglia non ancora approvata, recita la seguente formula: 
“Art. 111-bis.

(Concorso straordinario per il reclutamento di medici e infermieri militari).

  1. Al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, dopo l’articolo 2205, è inserito il seguente:

«Art. 2205-bis.

(Concorsi straordinari per il reclutamento in servizio permanente di medici e infermieri militari)

   1. Il Ministero della difesa è autorizzato a bandire concorsi straordinari per il reclutamento, nell’anno 2023, di ufficiali medici e sottufficiali infermieri dell’Esercito italiano, della Marina militare, dell’Aeronautica militare e dell’Arma dei carabinieri in servizio permanente, nelle misure di seguito stabilite:

   a) 18 ufficiali medici con il grado di tenente, e gradi corrispondenti, mediante concorsi banditi ai sensi dell’articolo 652, comma 1, e dell’articolo 664;

   b) 120 sottufficiali infermieri con il grado di maresciallo, e gradi corrispondenti, mediante concorsi banditi ai sensi dell’articolo 682, comma 5-bis.

   2. I posti a concorso, di cui al comma 1, lettere a) e b), sono ripartiti tra le Forze armate e l’Arma dei carabinieri con decreto del Ministro della difesa.

   3. Sono ammessi a partecipare ai concorsi di cui al comma 1, nell’ambito della categoria e della Forza armata di appartenenza, gli ufficiali medici e i sottufficiali infermieri arruolati in servizio a tempo determinato ai sensi dell’articolo 7, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, dell’articolo 19, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, e dell’articolo 19-undecies, comma 1, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, che abbiano contratto la ferma fino al 30 giugno 2023. Non si applicano i limiti di età previsti dagli articoli 652, comma 1, 664, comma 1, lettera a), e 682, comma 5-bis, lettera b).

   4. Il personale reclutato all’esito dei concorsi di cui al comma 1 è collocato in soprannumero agli organici».

  2. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo, pari a euro 3.398.388 per l’anno 2023, euro 6.796.776 per l’anno 2024 ed euro 7.478.329 a decorrere dal 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi dell’articolo 152”.

Sebbene, tale proposta da parte nostra viene accolta con una nota di gioia, vorremmo far notare che i numerici indicati nella proposta non coprono in realtà un numero sufficiente di posizioni per fabbisogno delle forze armate, che nella sanità militare di aderenza trovano spesso affanno per carenza di personale. 
Concludendo USMIA chiede che siano previsti aumenti nei numeri di posti messi a concorso e riservati a questi uomini e queste donne che non figli di un dio minore o di un’altra amministrazione, ma sono figli dell’Amministrazione Difesa e hanno fatto il proprio dovere e hanno continuato a lavorare per favorire il corretto funzionamento dell’amministrazione laddove il personale era carente, oltre ad aver lavorato nel pieno dell’emergenza in favore della cittadinanza. 

Attendiamo in qualsiasi caso, eventuale proposta migliorativa di quest’ultima, esprimendo gratitudine a quanti in sede Politica e Istituzionale hanno saputo valorizzare le istanze degli interessati, sostenute tempestivamente soprattutto da USMIA.

Inoltre, prendiamo atto che è stato presentato un ulteriore emendamento all’Art. 111, sempre nella Legge di bilancio, dove viene chiesta la proroga fino al 31 dicembre 2023.

Roma 12 dicembre 2022

LA SEGRETERIA GENERALE