Struttura Nazionale

PRESIDENTE
Salvatore GIRONE

PRESIDENTE ONORARIO
Maurizio Palmese
Mail: maurizio.palmese@usmia.it Cell. 3661197152

SEGRETARIO GENERALE
Leonardo Nitti
Mail: leonardo.nitti@usmia.it Cell. 3316645800

SEGRETARIO GENERALE
ESERCITO
Leonardo NITTI
Mail: leonardo.nitti@usmia.it Cell. 3316645800

SEGRETARIO GENERALE
MARINA
Giordano Andreoli
Mail: giordano.andreoli@usmia.it Cell. 3470710098
Vice
SEGRETARIO GENERALE
AERONAUTICA
Giuliano RUSSO
Mail: lipa678@gmail.com
Cell. 3936369337

SEGRETARIO GENERALE
CARABINIERI
Lgt. C.S. Carmine CAFORIO
Mail: Cell. 3313621675

Vice Presidente
Giuseppe Giampietro
Mail: giuseppe.giampietro@usmia.it Cell. 3385633058
E' stata iscritta all'albo il 30 gennaio 2023 dopo essere stata costituita il 28 ottobre 2019, l’ USMIA, l’Unione Sindacale Militari Interforze Associati,
Presidente dell’Associazione è stato eletto Secondo Capo A. Salvatore GIRONE.
Segretario Generale Interforze il Primo Luogotenente Leonardo Nitti.
Segretario Generale Esercito il Primo Luogotenente Leonardo Nitti.
Segretario Generale Marina Primo Luogotenente Giordano Andreoli.
Vice Segretario Generale Aeronautica Grad.A. RUSSO Giuliano.
Segretario Generale Carabinieri Primo Luogotenente CS Carmine Caforio.
Vice presidente Primo Luogotenente Giuseppe GIAMPIETRO.
Presidente Onorario Contrammiraglio (Ris.) Maurizio PALMESE.
La lettera di intenti
“Lo status del militare è riassunto nella stessa formula del giuramento che ciascuno è tenuto a prestare all’atto dell’arruolamento. Essa si distingue dalla formula pronunciata da un Ministro della Repubblica o da un funzionario della Pubblica Amministrazione, laddove al militare è richiesto di giurare altresì per ” …adempiere con disciplina e onore tutti i doveri ..dello .. stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”.
USMIA rifugge dal bieco sindacalismo ispirato da modelli ottocenteschi che intendono pregiudicare i pilasti della disciplina e del rispetto gerarchico, instillando una disastrosa contrapposizione tra categorie di personale.
USMIA intende perseguire, per contro, con decisione l’obiettivo di persuadere i decisori della politica a mutarela propria agenda che appare molto lontana dalle questioni della Difesa e che sembra sempre più condizionata da sterili polemiche interne, incuranti dei crescenti rischi di insicurezza e instabilità nelle aree di interesse strategico nazionale. Visioni forse anche ideologizzate e opportunistiche hanno determinato negli ultimi 20 anni politiche di bilancio per la Difesa, del tutto incompatibili rispetto alle maggiori necessità di risorse finanziarie richieste, per contro, da Forze Armate, caratterizzate da un modello interamente professionale, che hanno necessità di interagire con altre Forze Armate Alleate, operando in scenari vieppiù complessi e rischiosi.
Non basta, dunque, la riforma della rappresentanza militare perché si possa voltare pagina. E’ necessario un forte associazionismo professionale che possa essere in condizione di far sentire la propria voce, contribuendo a mutare l’atteggiamento della politica rispetto alla Difesa e ai suoi militari.
Tra gli argomenti al centro della agenda, figurano:
la manutenzione degli alloggi di servizio, la riforma del sistema pensionistico che risulterà del tutto insufficiente per chi avrà un sistema di calcolo interamente contributivo, lo sviluppo di un moderno welfare militare, gli adeguamenti per il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro, l’adeguamento delle indennità compensative di chi svolge attività usuranti e pericolose, l’incremento degli organici drasticamente ridotti dalla legge 244/12 concernente la “revisione dello strumento militare nazionale”, senza il quale taluni reparti, persino operativi, sono oramai vicini al punto di collasso, con conseguente forte disagio e demotivazione del relativo personale, chiamato a compiere con grande sacrificio e difficoltà il proprio lavoro.
“I nostri valori, le nostre donne e uomini in divisa devono essere sostenuti e tenuti al riparo, magari proprio da chi negli ultimi anni ha perseguito politiche ostili alla difesa e che attraverso la peggiore sindacalizzazione intende proseguire la propria opera. Da qui la scelta del carattere interforze della nostra Associazione. Da qui nasce anche il nostro invito ai nostri colleghi.