NOTA AGLI ISCRITTI
Il d.d.l. sull’esercizio delle libertà sindacali, recentemente approvato dal Senato della Repubblica e sottoposto nuovamente all’esame della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, ha certamente disatteso le aspettative di molti militari che, a fronte di una lunga trattazione del provvedimento nelle sedi Parlamentari, auspicavano la concessione di prerogative ben più ampie rispetto a quelle già oggi concesse alla Rappresentanza Militare.
Si è potuto constatare che qualche ragionevole proposta, avanzata in maniera costruttiva anche da USMIA, è stata recepita nel nuovo provvedimento. Si è trattato, tuttavia, di timidi miglioramenti del testo di legge che non consentono di poter affermare che si sia di fronte ad un rinnovamento epocale dell’attuale organismo di Rappresentanza, richiesto dalla modernità dei tempi in cui viviamo.
Tale involuzione normativa appare poco comprensibile anche volendo supporre che pregiudizi e varie forme di strumentalizzazione possano aver eventualmente contribuito ad aumentare i timori del legislatore e della stessa Amministrazione Difesa, nei confronti di una riforma ben più avanzata.
I tempi sembrano tuttavia ormai maturi per l’adozione, nei prossimi mesi, della nuova disciplina sull’esercizio delle libertà sindacali e in tale quadro si auspica vivamente che l’adesione ai nuovi sodalizi possa essere promossa ed incentivata senza condizionamenti, in primis, dai Vertici militari nonché dagli stessi Comandanti di Corpo, cosicché possa essere in futuro scongiurata la possibilità che Associazioni poco rappresentative subentrino agli attuali organismi di Rappresentanza. Si tratta di un primo passo nella direzione della libertà sindacale delle Forze Armate che consentirà di poter procedere, successivamente, ad instaurare un urgente confronto con le Istituzioni, finalizzato a migliorare lo strumento normativo e sindacale che va delineandosi nelle sedi Parlamentari.
In tale quadro, all’insegna dell’esigenza di una continua e dinamica trasformazione, della necessità di adeguamento alle sfide della modernità e dei limiti imposti dalla stessa disciplina che il Parlamento si appresta a varare, particolarmente restrittiva anche rispetto alle relazioni con altre Organizzazioni sindacali non militari, USMIA ha stabilito di procedere al rinnovamento del proprio logo. Esso è contraddistinto dai nastrini che richiamano i colori identitari delle 4 Forze Armate (e con esse del Corpo della Guardia Costiera, quale componente specialistica e peculiare della Marina Militare), mossi dal moderato vento del cambiamento e sovrastate dalla stella patriottica simbolo degli immutati valori etici e militari, custoditi sempre gelosamente e che ciascuno ha l’obbligo morale di tramandare di generazione in generazione. Ogni militare è, dunque, ben consapevole degli impegni solenni assunti, dei sacrifici da compiere nel lavoro quotidiano ed è per questo motivo che sussiste pur sempre l’immanente e incontrovertibile esigenza di garantire a tali servitori della Patria, il diritto di poter disporre del più efficiente e idoneo supporto morale, sociale, logistico, economico.
Tale obiettivo che è nell’interesse delle donne e degli uomini in divisa nonché delle stesse Istituzioni, non potrà essere conseguito senza una adeguata rappresentatività e un’idonea azione sindacale in grado di sollecitare le giuste soluzione alle importanti problematiche sui temi del personale che, altrimenti, rimarrebbero inevitabilmente irrisolte.
Si auspica pertanto che da parte dei Soci e della Dirigenza di USMIA vi possa essere una partecipazione ampia e decisa che possa contribuire nel modo migliore allo sviluppo della nostra Associazione così che essa possa farsi trovare pronta nel momento in cui la disciplina sull’esercizio delle libertà sindacali, sarà nei prossimi mesi definitivamente approvata e operativa.
Con l’occasione, si comunica di seguito il nuovo indirizzo della sede legale di USMIA:
Unione Sindacale Militari Interforze Associati (USMIA), c/o presso TA Solutions S.r.l.s., Circonvallazione Clodia 163/167 00195 Roma.
Roma, 25 novembre 2021
LA SEGRETERIA GENERALE