OGGETTO: (USMIA) ripristino dei vitalizi tagliati per gli ex senatori e ancora nulla di fatto per il finanziamento della Previdenza Dedicata per i Militari.

Questa mattina USMIA ha scritto al Ministro della Difesa e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Di seguito il contenuto della lettera.

L’Istituzione Parlamentare ripristina il vitalizio dei senatori, ignorando i diritti dei dipendenti pubblici, e tra essi dei militari appartenenti al Comparto Difesa e Sicurezza.

Il 5 luglio scorso, con una mossa che ha lasciato molto perplessi e indignati, l’Istituzione Parlamentare ha deliberato il ripristino del vitalizio per i senatori, tagliato ben cinque anni fa. Questo atto ha sollevato diverse preoccupazioni riguardo alla priorità delle istituzioni politiche e alla loro consapevolezza sulle condizioni economiche della Nazione.

Mentre i senatori sembrano aver ottenuto questo beneficio quasi “come per magia”, è importante sottolineare che la maggior parte dei dipendenti pubblici continua a ricevere il Trattamento di Fine Servizio (TFS) in modo rateizzato, in netta violazione della Costituzione e delle sentenze ripetute della Corte Costituzionale in materia.

Non possiamo ignorare che il ripristino del vitalizio per i senatori trasmette un messaggio di priorità distorte e di egoismo politico, mettendo in secondo piano le necessità e i diritti dei cittadini comuni e dei dipendenti pubblici. L’arco massimo di tre anni imposto per la rateizzazione del TFR/TFS va in contrasto con i principi fondamentali della nostra Costituzione, che garantisce l’uguaglianza e la tutela dei lavoratori.

Il ripristino del vitalizio dei senatori, senza un adeguato confronto con la realtà economica del paese, evidenzia una mancanza di attenzione e considerazione da parte delle istituzioni politiche verso la situazione dei lavoratori del settore pubblico, e tra essi dei militari. È importante ricordare che la Corte Costituzionale ha pronunciato diverse sentenze, che ribadiscono l’obbligo di rispettare i diritti dei lavoratori, incluso il diritto a ricevere il TFR/TFS in modo tempestivo (vedasi comunicato stampa di USMIA del 1° luglio scorso https://usmia.it/usmia-tfs-la-corte-costituzionale-da-ragione-ad-usmia/)

USMIA chiede all’Istituzione Parlamentare di impegnarsi nel garantire equità e giustizia economica per tutti i cittadini, in particolare approvando e finanziando tempestivamente le legittime richieste espresse dal Comparto Difesa e Sicurezza, come prevede il D.D.L 161 del 13 ottobre 2022, attualmente all’esame degli Organi Parlamentari. Questa APCSM si aspetta più rispetto per coloro che ogni giorno garantiscono la sicurezza in Italia e all’estero, anche a rischio della propria vita.

Roma 10 luglio 2023

La Segreteria Generale