IX BATTAGLIONE CARABINIERI “SARDEGNA” – MENSA A GESTIONE DIRETTA – malessere del personale impiegato in cucina e problematiche connesse con la FRUIZIONE VITTO

USMIA Sez. Carabinieri, a nome e per conto del personale effettivo al IX Battaglione Carabinieri Sardegna, segnala alcune problematiche legate alla mensa di servizio che stanno diffondendo malessere e disagi. Si premette che la Caserma Livio Duce, sita in Cagliari, ospita, al suo interno, diversi Reparti tra cui il citato Battaglione. Il vitto, che ormai da circa 5 anni viene garantito attraverso la gestione diretta, comporta un impiego di dieci militari che vengono attinti dalla Squadra Comando del citato Battaglione.
Da circa un anno, il personale di servizio mensa, ha iniziato a manifestare malessere e crescente demotivazione connessi con l’impiego, tanto da indurre alcuni di loro a rappresentare il desiderio di cambiare incarico; condizione, questa ulteriormente peggiorata a seguito del congedo di un cuoco – non si esclude che analoga decisione possa essere adottata anche da un altro militare. Per sopperire alla carenza organica e fronteggiare le assenze connesse con le licenze ed eventuali malattie, si è provveduto ad aggregare d’ufficio un militare non specializzato; questa decisione ha creato molte critiche poiché, all’interno del Reparto, è presente un militare specializzato cuoco.
Alimentazione dei militari; un settore importantissimo, strettamente collegato con il benessere e l’efficienza del personale che deve essere svolto da Carabinieri esperti, motivati e soprattutto disponibili, specie nei riguardi di quei colleghi che, per ragioni di servizio, rientrano in sede in ritardo, stanchi ed affamati – non dimentichiamo che per il ricondizionamento psicofisico di un militare, è indispensabile che in mensa vi sia un ambiente sereno, accogliente e un tipo di alimentazione adeguato.
Purtroppo, da quando tra i militari addetti alla mensa serpeggia un latente malcontento, è venuta a mancare l’indispensabile, quanto doverosa, flessibilità di quest’ultimi nei riguardi dei colleghi impiegati in servizi esterni i quali, non di rado, per ragioni contingenti, non riescono a rispettare gli orari canonici stabiliti per la consumazione vitto. È bene ricordare che, il passaggio da catering a gestione diretta, fu reso necessario proprio per superare tali criticità e quindi rendere flessibili gli orari della mensa a favore del personale – si sottolinea che, attraverso una disposizione interna, il gestore della mensa è tenuto ad assicurare il vitto all’interno dei locali allestiti a tale scopo.
In data 8 agosto us, verso le ore 14.40 circa, una pattuglia SOS, al termine di un servizio effettuato a notevole distanza dalla sede, si presentava in mensa per fruire del 1° ordinario. Sembrerebbe che, nonostante il ritardo fosse stato preannunciato dagli stessi militari il giorno prima, come previsto dalla disposizione, uno dei cuochi non gli consentiva l’accesso nei locali mensa; contestualmente venivano consegnati agli aventi diritto 4 sacchetti contenenti vivande in piatti di plastica NON TERMO SALDATI SPROVVISTI DI BOX LUNCH. Il fatto ancor più indignate, era quello che i quattro Carabinieri, pur trovandosi a “casa” loro, si vedevano costretti a consumare le pietanze in piedi, sul muretto antistante la mensa e sul cofano del mezzo militare, in condizioni disagevoli e igienicamente inaccettabili.
A tal proposito si cita il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2010, n. 90 – Testo Unico delle Disposizioni Regolamentari in materia di Ordinamento Militare che, dall’articolo 476 all’articolo 492, regola il funzionamento delle mense militari; nel dettaglio, per il IX Battaglione Sardegna, questa Associazione richiama al rispetto dell’Art 480 Co.2, i cui termini sono decorsi abbondantemente da qualche anno.
Cagliari, 13 agosto 2021


Segretario Esecutivo Regione Sardegna
con delega al IX BTG – CC Sardegna
Gennaro Gomma

Il Segretario Generale USMIA Sez. Carabinieri
Carmine Caforio