I fatti risalgono a sabato 1° Luglio scorso, quando un mitomane, probabilmente affetto da problemi psichici, inizia a seminare il panico all’interno dell’aeroporto internazionale di Venezia, lanciando petardi contro la gente e le Forze dell’Ordine.
Tutti fuggono, pensando si tratti di un terrorista pronto a compiere un attentato. Da quel momento in poi si susseguono attimi di forte tensione; questi, però, non bastano a intimidire i due Carabinieri in servizio presso la Stazione Carabinieri Aeroporto di Tessera.
I militari, senza esitazione, nonostante costituiscano bersaglio del materiale esplodente lanciato dall’esagitato, lo affrontano neutralizzandolo subito dopo.
Successivamente viene accertato che i “petardi”, del tipo “Magnum”, già pericolosi all’origine, era stati alterati artigianalmente e trasformati in verosimili ordigni micidiali. Infatti gli stessi, accuratamente assemblati tra loro con del nastro isolante, erano stati imbottiti di chiodi con l’indubitabile intento di provocare gravi danni alle persone.
Nel corso dell’operazione, i due Carabinieri individuano l’autovettura usata dal responsabile ove, al suo interno, rinvengono ulteriore materiale esplodente, confezionato con le modalità già descritte.
USMIA Carabinieri esprime il proprio plauso nei riguardi dei due encomiabili militari, i quali, in circostanze altamente pericolose e dall’evoluzione incognita, sono stati in grado di portare a termine rapidamente, e senza provocare alcun ferimento di persone, un’operazione complessa e molto delicata, da veri professionisti dell’azione.
Il Segretario Generale Regionale “Veneto” Giovanni Gorgone