Con il rinnovo del parco auto del Radiomobile attraverso l’assegnazione delle nuove vetture di servizio dotate di CAMBIO AUTOMATICO, sono emerse alcune criticità scaturite da una significativa evoluzione tecnologica/strumentale di bordo che non consente ai piloti militari di mettere in pratica le cognizioni acquisite durante il corso di abilitazione alla guida veloce (il corso consiste nell’effettuare prove teoriche e pratiche su pista effettuate a bordo di veicoli dotati esclusivamente di CAMBIO MANUALE che si concludono con una valutazione di idoneità o inidoneità del candidato).
Il problema si presenta quando il conduttore abilitato giunge al Reparto e si pone alla guida di una delle tante autoradio provvista di CAMBIO AUTOMATICO. In questo caso, tutte le nozioni e le tecniche di guida apprese durante il corso, serviranno a ben poco; fattore questo che, inevitabilmente, indebolisce la performance del servizio di pronto intervento e la sicurezza degli stessi operatori.
Tali considerazioni prendono spunto non solo dalle numerose segnalazioni pervenute a questa Associazione da parte di graduati in possesso di abilitazione alla guida veloce in servizio al Radiomobile ma anche da elementi oggettivamente riscontrabili attraverso un semplice approfondimento tecnico. In realtà il cambio manuale trasmette un maggior senso di controllo sul mezzo, in quanto il pilota gestisce tutte le fasi della cambiata riuscendo a “sentire” maggiormente la trazione della macchina specie durante gli inseguimenti e nei percorsi cittadini ove il freno motore ha un’importanza fondamentale, sia per il raggiungimento del risultato operativo, sia per la sicurezza dell’equipaggio.
Per i conduttori Autoradio Pronto Intervento, si propone:
- corsi di guida veloce utilizzando veicoli equipaggiati anche con cambio robotizzato/automatico;
- corsi di ricondizionamento di conduttori già in possesso dell’abilitazione alla guida veloce.
Per il personale addetto alle Aliquote “API”, si propone:
- corso di formazione al fine di gestire in sicurezza i veicoli blindati e/o rinforzati a loro assegnati atteso che gli stessi sono ingenti nella sagoma rispetto alle autoradio ed equipaggiati con materiale che ne incrementa ulteriormente il peso (le alterazioni delle caratteristiche tecnico/costruttive dei veicoli, tra cui il peso, rendono più difficoltose e impegnative le manovre in emergenza; in questo caso anche l’impianto frenante subisce forti sollecitazioni che
provoca un aumento del tempo di arresto del mezzo).
In tale quadro si segnala altresì che alcuni Comandi di Legione NON consentono ai militari in servizio presso le Stazioni – anche a coloro che hanno superato i 4 anni di permanenza al Reparto – di poter presentare istanza di abilitazione alla guida veloce. Tale orientamento, oltre a creare una ingiustificata disparità di trattamento, continua a diffonde demotivazione e malessere poiché preclude, ai giovani Carabinieri, l’aspirazione di poter far parte del Radiomobile – presso molti Radiomobili, per sopperire alla carenza di conduttori, vengono impiegati in qualità di autista i Sovrintendenti che, in questi casi, oltre ad essere penalizzati sul punteggio che consente di ottenere l’ambita medaglia di lungo comando, subiscono un verosimile demansionamento.
Non dimentichiamo che il PRONTO INTERVENTO è uno tra i servizi più importanti che l’Arma dei Carabinieri mette a disposizione del cittadino – SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ – su tutto il territorio nazionale; contestualmente bisogna tener conto che questo tipo di servizio è classificato tra quelli PIÙ RISCHIOSI E USURANTI, per cui, allo scopo di mantenere ALTA L’EFFICIENZA DEI REPARTI E LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI, necessita di conduttori esperti e motivati, nonché di un progressivo ringiovanimento.
Roma, 13.08.2021
Segretario Nazionale Dipartimento |
Il Segretario Generale USMIA Sez. Carabinieri
Carmine Caforio